Asia: corsa alle risorse e tensioni politiche
Tempo di lettura: 2 minuti«La competizione per le risorse naturali strategiche […] ha sempre svolto un ruolo importante nel plasmare i termini dell’ordine economico e politico internazionale. Ma ora la concorrenza si è intensificata e comprende quasi tutta l’Asia, dove la crescita demografica e il rapido sviluppo economico degli ultimi tre decenni hanno generato un appetito insaziabile per le forniture assai limitate di prodotti chiave». Così Brahma Chellaney, docente di Studi Strategici al Centro per la ricerca politica di New Delhi, sulla Stampa del 24 aprile. «Di fronte a gravi limitazioni di approvvigionamento – prosegue lo studioso – le economie asiatiche stanno intensificando lo sfruttamento delle risorse […] di altri paesi». Tuttavia alcune materie sono difficili da importare, spiega Chellaney, altre vengono prodotte in quantità insufficiente rispetto alla domanda. La crisi di risorse sta quindi generando tra i paesi del Continente un’accesa concorrenza; una realtà che sta portando a «una geopolitica delle risorse sempre più torbida», che «rischia di esacerbare le tensioni già in essere tra i paesi asiatici». «L’Asia – conclude Chellaney – è uno dei soli due continenti, l’altro è l’Africa, dove l’integrazione regionale deve ancora prendere piede […]. Le tese relazioni politiche esistenti tra la maggior parte delle sub-regioni dell’Asia rendono obiettivi difficili da raggiungere la creazione di una struttura di sicurezza a livello regionale o una collaborazione più efficace sulle risorse. Questo potrebbe avere implicazioni significative per la crescita apparentemente inarrestabile dell’Asia – e quindi per tutto il presunto inevitabile declino dell’Occidente».