Il Papa: la gioia cristiana, una grazia da chiedere
Tempo di lettura: < 1 minuteLa gioia cristiana «è una grazia da chiedere». Così Papa Francesco nella Messa del 10 maggio in Casa Santa Marta. «Che cosa è, questa gioia? – ha chiesto il pontefice – E’ l’allegria? No: non è lo stesso. L’allegria è buona, eh?, rallegrarsi è buono. Ma la gioia è di più, è un’altra cosa. […]. E’ un dono. L’allegria, se noi vogliamo viverla tutti i momenti, alla fine si trasforma in leggerezza, superficialità, e anche ci porta a quello stato di mancanza di saggezza cristiana, ci fa un po’ scemi, ingenui, no?». Al contrario, la gioia «è come una unzione dello Spirito […] è nella sicurezza che Gesù è con noi e con il Padre». La gioia non possiamo «imbottigliarla» per averla sempre con noi, perché «alla fine si ammala» e degenera in malinconia: «Alcune volte questi cristiani malinconici hanno più faccia da peperoncini all’aceto che proprio di gioiosi che hanno una vita bella. La gioia non può diventare ferma», è «un dono che «cammina con Gesù». Quindi, ha concluso, «è una grazia che dobbiamo chiedere al Signore […]. In questi giorni in modo speciale, perché la Chiesa si invita, la Chiesa ci invita a chiedere la gioia e anche il desiderio», che «porta avanti la vita del cristiano»: «Quanto più grande è il tuo desiderio, tanto più grande verrà la gioia».