Abu Omar: nuovo processo per gli ex vertici Sismi. Condannati 23 agenti Cia
Tempo di lettura: < 1 minuteLa Cassazione ha stabilito che il processo per la vicenda legata al rapimento di Abu Omar deve essere rifatto, almeno relativamente a due degli imputati. L’imam Abu Omar fu rapito nell’ambito delle operazioni segrete successive all’11 settembre, quando la Cia fu autorizzata a rapire sospetti integralisti islamici per tradurli in Paesi nei quali fosse legale la tortura. La procura di Milano aveva scoperto l’oscura vicenda e messo sotto processo gli agenti Cia responsabili del sequestro, insieme agli esponenti dei servizi segreti italiani che avevano favorito l’operazione. Tra questi il direttore del Sismi Luciano Pollari e il suo sottoposto Marco Mancini. Ma al processo i due avevano opposto il segreto di Stato ed erano stati prosciolti. Ora, invece, dovranno rispondere ai magistrati che condurranno il nuovo processo. Per gli altri condannati, invece, la sentenza è ormai definitiva: sta al governo chiedere agli Usa di tradurre in Italia gli agenti Cia responsabili del sequestro e al governo Usa concedere l’estradizione. Cosa che sembra alquanto improbabile. La sentenza della Cassazione però, oltre che nel caso specifico, avrà ricadute su altri procedimenti analoghi: da oggi il segreto di Stato è una coperta un po’ più corta.