Bernstein difende Woodward "Il Post ha paura dei suoi scoop"
Tempo di lettura: < 1 minuteCarl Bernstein e Bob Woodward di nuovo insieme: i dioscuri del giornalismo americano che scoperchiarono il caso Watergate e affondarono Nixon si ritrovano ancora uniti ad affrontare un nemico comune: Rupert Murdoch. Casus belli uno scoop di Woodward. Il cronista del Washington Post aveva svelato una trama del magnate australiano, il quale aveva chiesto, tramite emissario, al generale David Petreaus di non accettare la carica di capo della Cia offertagli da Obama e di rompere pubblicamente con il presidente per poi sfidarlo alle presidenziali. Manovra andata a vuoto, ma che egualmente svela come il boss dei media mondiali cerchi ancora di condizionare la politica nonostante la brutta vicenda delle intercettazioni illegali per le quali è finito sulla graticola in Inghilterra.
Lo scoop di Woodward è stato oscurato, pubblicato nelle pagine interne dedicate allo stile, per paura del potere di Murdoch, accusa l’amico di Woodward, Bernstein, sulle pagine del britannico Guardian. Un caso giornalistico che va al di là delle mera libertà di stampa, pure “sacra” negli Usa. E che certo avrà ripercussioni.