11 Luglio 2013

Caos in aula, il Pdl minaccia la crisi

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Giornata di tensione al Parlamento, dove il Pdl ha bloccando i lavori dell’Aula. In realtà tecnicamente si è trattato solo di una temporanea sospensione della normale attività, ma il segnale è stato lanciato ed è giunto forte e chiaro: il centrodestra è pronto a far cadere il governo.

È la reazione a quanto successo due giorni fa, quando la Cassazione ha fissato l’udienza per la vicenda Mediaset il 30 luglio, con un’accelerazione che a tanti è parsa sospetta. 

Il blocco dei lavori è stato possibile grazie a una convergenza con alcuni esponenti del Pd, che hanno appoggiato la richiesta della parte avversa. Cosa che ha fatto infuriare Renzi, dando un’altra occasione al sindaco di Firenze di polemizzare contro i suoi e il governo. Ha fretta di far cadere l’esecutivo, e ormai non lo nasconde più.

Intanto è finita la querelle Grillo e finalmente, dopo giorni di polemiche più o meno pretestuose, ha incontrato il Capo dello Stato. Un incontro lungo, al contrario di quel che molti si aspettavano. Quindi tutt’altro che una visita di cortesia. Al termine del colloquio il capo del Movimento cinque stelle ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha ribadito che l’Italia si trova sull’orlo dell’abisso: il default è prossimo venturo. Rischia di aver ragione. Ed è triste che a parlare della tragica situazione italiana sembra sia solo un ex comico, mentre altri si affannano in beghe di partito.

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