Dal Pd stop a Vendola: niente alleanza con Ingroia
Tempo di lettura: < 1 minuteIl Pd si confronta con un’intervista alla Stampa di Nichi Vendola, nella quale il leader di Sel aveva aperto agli arancioni di Ingroia. E il giudizio è una doccia gelata sulle parole di Vendola: nessuna alleanza è possibile. In particolare, si rimprovera all’ex pm di Palermo la querelle delle intercettazioni legittime/illegittime al Capo dello Stato nel corso dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia e l’attacco alla Corte Costituzionale, inusuale in uno Stato di diritto, in particolare se a muoverlo è un magistrato.
Altra considerazione, stavolta proveniente dal segretario del Pd, è la pregressa rinuncia ad un’alleanza con Di Pietro: il Pd non ha scaricato Di Pietro per far salire sul carrozzone Ingroia che, agli occhi dei dirigenti del centrosinistra, ne è la continuazione giustizialista.
Così, anche in caso di pareggio al Senato, non sarà alla porta degli arancioni che busserà Bersani. Sarà quella di Monti la porta prescelta? Del caso ci sarebbe un problema non secondario: nell’intervista incriminata Vendola ha spiegato che il suo partito è indisponibile a una simile alleanza. Per una concordanza non secondaria nel gioco della politica, anche Casini ha dichiarato, e più volte, che non farebbe mai accordi con il Sel. Sarà un problema per Bersani districare la matassa.