Fondi illeciti, bufera su Rajoy "Il premier sapeva, si dimetta"
Tempo di lettura: < 1 minuteSono anni che il partito popolare spagnolo naviga in acque agitate a causa di una tangentopoli in salsa iberica. Oggetto del tormentone sono le illecite donazioni al partito versate da imprenditori e pagamenti in nero da parte del tesoriere ai singoli deputati. Ma ormai siamo arrivati alla tempesta perfetta: El Mundo ha pubblicato alcuni sms tra il premier popolare Mariano Rajoy e Luis Barcenas, il tesoriere del partito appunto, che dimostrano recenti contatti tra i due. Circostanza che Rajoy aveva finora sempre negato e che lo aveva protetto. Finora. Il Psoe, che condivide il governo con i popolari, si è affrettato a chiedere le dimissioni del premier, come anche l’opposizione.
La sorte di Rajoy sembrerebbe segnata, e forse è finita anche la stagione del governo di unità nazionale, reso necessario anche dalla grave crisi economica che attanaglia il Paese. Possibile che la circostanza possa favorire un ritorno di José Maria Aznar, che da alcuni mesi scalpita per tornare a calcare le scene.
Già presidente del Consiglio, Aznar ha rappresentato per anni i popolari nel mondo: celebre la foto di gruppo con Bush e Blair alle Azzorre, quando si decise l’intervento in Iraq. Ma è possibile che la vicenda Barcenas, che ha iniziato a collaborare con la giustizia dopo il suo arresto, riservi altre sorprese. Non altrettanto gradevoli per l’ex leader dei popolari spagnoli.