Furia anti-Usa in Libia ed Egitto
Tempo di lettura: < 1 minuteLa diffusione della notizia che negli Stati Uniti è in lavorazione un film su Maometto ha scatenato la rabbia popolare in Egitto e in Libia. A infiammare la piazza la notizia (tutta da verificare) che la pellicola conterrebbe insulti al Profeta. Al Cairo la folla ha preso di mira l’ambasciata americana, inneggiando a Bin Laden e ad Al Qaeda. Il presidente Morsi ha dichiarato che occorre far di tutto perché non si ripeta quanto accaduto in occasione della pubblicazione di alcune vignette blasfeme su Maometto nel 2006, quando le proteste causarono decine di morti. Dal canto loro anche gli Usa, tramite ambasciata, hanno tentato di calmare la situazione, con una dichiarazione in cui si condanna l’abuso «del diritto universale di espressione per ferire i sentimenti religiosi di altri credenti».
Gli scontri si sono estesi anche a Bengasi, in Libia, città con un’alta concentrazione di fondamentalisti islamici (e dove ha avuto inizio la rivolta contro Gheddafi): centinaia di manifestanti hanno assaltato il consolato americano con armi pesanti, uccidendo un funzionario e ferendone un altro.