Grillo caccia la senatrice che lo contesta e chiede un referendum su di sé
Tempo di lettura: 2 minutiHa sostenuto che i toni apocalittici di Beppe Grillo hanno spaventato gli elettori, causando il loro allontanamento. E che Grillo inizia a essere un problema per il movimento. Per questo Grillo ha messo alla porta Adele Gambaro, senatrice del M5S. La reazione dell’ex comico è alquanto scontata: d’altronde anche in altri partiti la messa in discussione di un segretario avrebbe suscitato reazioni, anche se non così estreme.
Al di là dell’episodio, che resta comunque significativo, la notizia è quella della richiesta del fondatore del M5S di un referendum sulla sua persona. Grillo cerca una ri-legittimazione personale, dopo tutti i travagli che hanno investito il suo movimento, nel tentativo di arginare un fermento interno che rischia di appannarne l’immagine personale e creare ulteriori danni alla sua creatura. Ma è improbabile che un referendum online possa servire allo scopo.
Tra l’altro, venti o trenta parlamentari grillini sono dati in uscita, dopo i due tarantini fuoriusciti di recente. La possibile tracimazione di onorevoli e senatori eletti nel M5S è un refrain che aleggia da tempo sui giornali: già subito dopo le elezioni si era fantasticato di un gruppo di dissidenti che avrebbe appoggiato Bersani, cosa mai avvenuta. Ora, dopo la formazione del governo Letta, titoli su questa trasmigrazione di massa di esponenti grillini verso altri lidi si rincorrono sui giornali a cadenza quasi quotidiana. Finora non è avvenuto, ma tanta insistenza alla fine rischia di aver ragione. Anche perché Grillo ormai sembra in affanno: i suoi attacchi non sono più propulsivi alla politica, ma difensivi. Una possibile via di fuga per rilanciare un movimento in caduta libera, ma con forte rappresentanza in Parlamento, sarebbe quella che passa attraverso l’operatività dei suoi eletti, ma al momento non sembra che Grillo voglia percorrere questa strada, restringendo ancora di più il suo raggio di azione. Di questo passo, più che una fuoriuscita di alcuni esponenti, il M5S rischia il collasso.