Hollande va allo scontro con la Merkel
Tempo di lettura: < 1 minuteVertice agitato a Bruxelles, dove i premier europei si sono incontrati ancora una volta per cercare una via d’uscita alla crisi che grava sull’Europa. Si doveva decidere sull’unione bancaria, prevista già nei vertici precedenti, misura propedeutica allo sblocco degli aiuti diretti ai Paesi dell’eurozona in difficoltà, ma tutto è rinviato.
La riunione è stata preceduta da una dura presa di posizione della Merkel, la quale ha fatta sua la linea intransigente tedesca e chiesto un’unione bancaria vincolata a un effettivo potere decisionale di Bruxelles, con potere d’intervento diretto su bilanci e manovre dei Paesi Ue. François Hollande ha replicato duramente, ricordando gli accordi già presi in sede Ue e alludendo agli interessi elettorali della Cancelliera, la quale a settembre si gioca la rielezione. E rammentato l’urgenza degli aiuti ai Paesi in crisi, sempre più prossimi al collasso.
Il vertice si è chiuso con un compromesso: l’unione bancaria si farà, ma più in là e con gradualità. Slittano anche gli aiuti diretti a Grecia, Spagna e, in misura minore, Italia.
Nella speranza che la nuova battuta d’arresto non di modo alla finanza internazionale di dar luogo a una nuova ondata speculativa.