Il compromesso di Formigoni. Non si dimette e azzera la Giunta
Tempo di lettura: < 1 minuteVittoria di Roberto Formigoni grazie all’assist della lega. A fronte dei guai giudiziari che imperversano sulla Regione Lombardia, che mettono sempre più in forse la sua permanenza al Pirellone (ultima l’ipotesi di infiltrazioni della n’drangheta nella pubblica amministrazione, emersa con l’arresto dell’ex assessore Domenico Zambetti), il Governatore non si dimette e rilancia. La richiesta era partita dalla Lega e Formigoni, dopo una giornata di trattative durante la quale era stata ventilata anche la possibilità di una caduta simultanea delle Giunte del Nord a guida leghista (Veneto e Piemonte), ha acconsentito: le cariche della Regione Lombardia verranno azzerate in vista di una nuova fase politica.
Nella giornata un’altra “buona notizia” per il Governatore (l’ha salutata così lui stesso con un messaggio su Twitter): il gip ha rigettato la richiesta di un prolungamento della custodia cautelare di Antonio Simone, a San Vittore a causa dello scandalo della Fondazione Maugeri. Nelle stesse ore la polizia metteva sotto sequestro la casa di Carla Vites, ex moglie di Simone, nota alle cronache per alcune lettere inviate ai giornali in difesa del marito.