Il giallo del cassiere di Berlusconi
Tempo di lettura: < 1 minuteHa i contorni del giallo la disavventura del cassiere di Silvio Belusconi, Giuseppe Spinelli, vittima di un sequestro lampo nella notte tra il 15 e il 16 ottobre. Tenuto in ostaggio in casa da una banda di baresi, Spinelli chiama Berlusconi spiegando che i sequestratori vogliono 35 milioni i quali, in cambio, oltre alla sua incolumità, sarebbero stati pronti a consegnare video sulla vicenda del Lodo Mondadori (la causa che Berlusconi perse contro De Benedetti costata al primo oltre 500 milioni di euro) in cui si vedrebbe Fini a colloquio con i magistrati.
Nulla di fatto, ma Spinelli viene rilasciato il giorno dopo. I giudici ipotizzano il pagamento di un riscatto, negato dagli interessati. Del video e di altro materiale compromettente nemmeno l’ombra.
Per gli investigatori, che attraverso una paziente operazione di polizia hanno arrestato tutti i componenti della banda, restano però inspiegate alcune cose, tra cui il ritardo con il quale le vittime hanno sporto denuncia. L’avvocato Ghedini, che segue il caso per conto delle vittime, ha indicato nella paura il motivo del ritardo.
Ci sono gli elementi di un giallo, certo. Ma il tentativo di certa stampa di trovare anche in questo un modo di cercare di mettere in difficoltà Berlusconi infastidisce: può stare simpatico o meno, ma appartiene all’umano solidarizzare con le vittime, piuttosto che con i carnefici.