Il milionario realista che tratta con i taliban
Tempo di lettura: < 1 minuteAlle elezioni pakistane si afferma Nawaz Sharif, uomo politico cresciuto all’ombra del dittatore Zia ul-Haq che resse il Paese fino al 1988. Dopo il colpo di Stato di Pervez Musharaff, conobbe l’esilio in Arabia Saudita, dal quale è tornato per riprendere ancora una volta il potere (era stato due volte premier). Ha i numeri per un governo forte e ha un approccio realistico rispetto ai talebani, con i quali è deciso a trattare. Con gli Usa che si accingono ad abbandonare l’Afghanistan, la presenza a Islamabad di un sunnita in ottimi rapporti con i sauditi garantisce agli stessi una continuità di influenza sullo Stato afghano, Paese chiave del grande gioco asiatico (secondo una celebre definizione attribuita a Kipling).