Londra, Cameron alla guerra del partito
Tempo di lettura: < 1 minuteDavid Cameron in seria difficoltà. Oggetto del contendere il referendum sull’adesione della Gran Bretagna all’Europa, previsto per il 2017. L’attacco a Cameron viene da destra, dove un folto gruppo di ultraconservatori chiede la fine anticipata dell’alleanza con i liberaldemocratici, l’abbraccio con l’Ukip, il partito populista-euroscettico che sta seminando il panico a destra, drenando voti al partito conservatore, e l’anticipo del referendum sull’adesione all’Europa. Allo stesso tempo, ad attaccare il leader dei Tory, è anche l’ala moderata. In particolare, lord Geoffrey Howe, attuale ministro delle Finanze e uomo influente del partito, in un articolo sull’Observer ha criticato l’idea di Cameron di indire il referendum; decisione che, a suo parere, ha dato il via a una dialettica interna distruttiva per i Tory. Fu Howe a dare la stura al processo politico che portò alla caduta di Margaret Thatcher, estromessa nel 1990 dalla leadership del partito in favore di John Major. Così, l’articolo pubblicato dall’Observer ha anche certa valenza simbolica.