23 Maggio 2013

Londra, decapita un soldato e sfida la polizia

Tempo di lettura: < 1 minute

Due uomini di colore aggrediscono un soldato in abiti civili, lo uccidono con modalità feroci e poi si intrattengono con i passanti. Arriva la polizia, li ferisce e li arresta. Un’azione spettacolare a Londra, nella zona di Woolwich, presso il Tamigi, per rilanciare il terrore che da un po’ di tempo era in frenata. Un’azione che ricorda quanto accaduto a Milano con il picconatore solitario, anche se stavolta alcuni testimoni dicono di aver sentito urlare “Allah Akbar”, Dio è grande. Dio è grande davvero, nonostante il diavolo continui a imperversare, e si spera abbia pietà della povera vittima di questo ennesimo sacrificio a  Satana. 

Ovviamente è stato immediatamente convocato un comitato ristretto per far fronte alla vicenda: si indagherà e si cercheranno risposte all’aggressione. Ad oggi l’unica cosa certa è che gli aggressori hanno tentato di dare più pubblicità possibile all’azione, esibendo alle telecamere gli attrezzi del mestiere e le mani ancora grondanti di sangue. L’effetto desiderato è stato raggiunto e Londra è sprofondata nella paura. Anche perché per azioni del genere non c’è bisogno di acquistare armi o esplosivo: basta un coltello da cucina e uomini determinati o, meglio, programmati alla follia omicida. Una minaccia difficile da contrastare.

Archivio Postille
6 Febbraio 2016
La crisi libica e la morte di Giulio
Archivio Postille
2 Febbraio 2016
Iowa: la vittoria di Cruz e della Clinton