Lotta dura a tasse, welfere e aborto. Il picconatore Rayan scalda la base
Tempo di lettura: < 1 minuteAlla Convention repubblicana di Tampa lo sfidante alla Casa Bianca, Mitt Romney, ha lanciato il suo vice-presidente (in caso di vittoria): Paul Rayan. Rayan è la punta di diamante di una nuova visione conservatrice, nata dalle rovine della sconfitta del 2006 alle elezioni di mid-term, quando i repubblicani persero la maggioranza del Congresso. Dalle ceneri di quella sconfitta nacque il gruppo «Reagan 21», da un drappello di esponenti repubblicani che nutriva l’ambizione di forgiare l’America del 21° secolo. Fu Paul Rayan a mettere a punto la «road-map for America’s future», nella quale «metteva nero su bianco il più drastico ridimensionamento del governo federale dai tempi del New Deal». Ora le idee di Paul Rayan sono diventate «la piattaforma ufficiale con cui i conservatori tentano la conquista della presidenza». Un «radicalismo senza mediazioni», bollato come «estremista» dal New York Times, che suscita timori anche all’interno del gruppo dirigente repubblicano, che paventa l’allontanamento di «segmenti decsivi dell’elettorato, come centristi, donne e mioranze etniche, a cominciare dagli ispanici»