Modello spagnolo, così Forza Italia si prepara a trattare
Tempo di lettura: < 1 minuteSi converge sul modello spagnolo, questo almeno stando alle tante indiscrezioni sulle trattative in corso tra Forza Italia e Pd, leggi Renzi, sulla nuova legge elettorale. Corsa accelerata, questa, che per andare in porto dovrebbe chiudersi entro metà marzo, scadenza ultima per poter mandare il Paese al voto a maggio in un unico election day che veda accomunate politiche ed europee. I tempi sono stretti, ma il Cavaliere e il sindaco di Firenze sembrano intenzionati a farcela. I due strani compagni di strada hanno in Denis Verdini, toscano come Renzi e lambito dalle inchieste sulla P4, il naturale trait d’union. Ma né Letta né la minoranza del Pd si rassegnano a questa ipotesi: Cuperlo, che aveva sfidato Renzi alle primarie, chiede un sostegno leale al governo oppure una chiara decisione per le urne, mentre il dimissionario Fassina continua a dare interviste critiche riguardo l’autoreferenzialità del nuovo segretario del Pd. Al momento però non sembra che i sostenitori del governo abbiano molte frecce al loro arco. Troppo forte la spinta verso le elezioni. Alle quali crede anche Berlusconi, che da quando è stato costretto ad abbandonare Letta al suo destino e ad assecondare la linea renziana vive una nuova stagione. Si dà da fare per rinnovare il partito, cercare facce nuove da presentare agli elettori e ricevere e inviare messi.
Nessuna vicenda giudiziaria sembra più turbare il suo cammino e sono scomparsi dai giornali articoli con riferimenti a queste, che prima avevano una cadenza quotidiana. Segno ulteriore che quanto accaduto in precedenza al Cavaliere era qualcosa di anomalo. L’onda del cambiamento, insomma, fa bene anche a lui. Da capire se farà bene al Paese.