Napolitano chiede a Monti di consultare anche Grillo
Tempo di lettura: 2 minutiAppuntamento importante alla Ue, tra dieci giorni, sui temi economici che affliggono l’eurozona. Uno dei tanti vertici Ue, ma ha dato occasione al presidente del Consiglio Mario Monti di cercare un appuntamento comune con i nuovi rappresentanti del Parlamento italiano: Bersani, Berlusconi e, soprattutto, Beppe Grillo. Invito recapitato, resta da vedere chi interverrà. Sembra che a suggerire l’iniziativa sia stato il Capo dello Stato, allo scopo di tentare un primo approccio con il leader del movimento Cinque stelle, nel tentativo di muovere qualcosa in una situazione di stallo continuato.
Il movimento Cinque stelle, infatti, continua a ripetere che non farà alleanze, il che restringe le possibilità per far nascere un nuovo governo. Anche se da alcuni giorni dall’ambito grillino continuano a ricorrere indicazioni, seppur vaghe, per un governo tecnico, non si sa bene se con l’appoggio del movimento o meno. Ed è forse questa l’unica subordinata percorribile rispetto all’ipotesi di un governo Bersani – Grillo, che il segretario del Pd insiste nel proporre e l’interlocutore a rifiutare.
Resta da capire il ruolo del Pdl e di Berlusconi in questa vicenda. Se certo un nuovo governo non può al momento prescindere dal Pdl, come giustamente fanno notare i pidiellini, potrebbe prescindere da Berlusconi, dal momento che l’ipotesi di una sua liquidazione per via giudiziaria al momento non si può scartare. Infatti corrono veloci le inchieste che si sono abbattute sul suo capo all’indomani del risultato elettorale: al momento lo tengono fuori dai colloqui per la costruzione di un nuovo governo, ma potrebbero causargli danni anche maggiori. «Cercano di cancellare il voto democratico», ha denunciato Berlusconi, che ha lamentato di essere l’unico in Italia a essere stato condannato perché accusato di aver fatto pubblicare un’intercettazione telefonica (caso Unipol). E a scorrere i giornali, con il profluvio di intercettazioni offerto in pasto ai lettori, è difficile dargli torto. Comunque il Cavaliere è un osso duro e darà ancora una volta filo da torcere ai magistrati. Ed è probabilmente lui che sarà alla porta in caso si venisse a bussare al Pdl per un eventuale governo tecnico.