Napolitano stoppa
la lista Monti
Tempo di lettura: < 1 minuteDa Parigi, dove si è recato in visita ufficiale, Giorgio Napolitano ha dichiarato che Mario Monti, in quanto senatore a vita, non può essere candidato alle prossime elezioni. Anche se, ha aggiunto, può essere coinvolto di seguito per un possibile incarico di governo (ma non ha escluso anche un incarico a Bruxelles).
L’interessato tace, ma qualcuno racconta che abbia accolto le parole del Capo dello Stato con certo disappunto.
Certo, quelle di Napolitano sono solo opinioni autorevoli, ma è difficile che i partiti non ne tengano in alcun conto.
Lo stop alla candidatura Monti tende a sottrarre il professore ai giochi politici che si stanno intessendo in questi mesi attorno alla sua figura. In particolare, l’ipotesi di incandidabilità di Monti è una doccia fredda per i vari movimenti centristi che sperano in una sua candidatura per aumentare la messe di voti, che altrimenti rischia di essere esigua. Così le parole del Capo dello Stato sparigliano scenari politici e creano ansie nel mondo politico.
Nelle stesse ore in cui i giornalisti annotavano le parole di Napolitano, in Parlamento prendeva la parola il Pd Dario Franceschini per dire al premier: «Basta con la rappresentazione dei tecnici bravi e dei politici somari. Con le elezioni finirà la transizione e sarà una bella giornata per la democrazia. Basta tecnici, la sovranità appartiene al popolo e non alle cancellerie straniere e ai mercati internazionali». Un intervento che ha raccolto applausi bipartisan.