Netanyahu risponde con le colonie
Tempo di lettura: < 1 minuteBibi Netanyahu annuncia la costruzione di tremila nuove case nei territori occupati. Una sfida all’Onu che ha appena riconosciuto la Palestina come membro osservatore dell’Assemblea generale.
Le Nazioni Unite hanno condannato la decisione del premier israeliano che, certo, deve aver creato imbarazzi negli Stati Uniti, i quali, anche di recente, hanno ribadito la loro disapprovazione alla costruzione di nuovi insediamenti, scelta unilaterale di ostacolo alla ripresa dei negoziati con i palestinesi.
Da parte palestinese, Abu Mazen tende la mano a Israele, chiedendo un rilancio del processo di pace. Ma, allo stesso tempo, si guarda in casa: in questo momento, ha spiegato, la priorità è la riconciliazione con Hamas e l’unificazione della Palestina. «La Palestina», ha detto, «deve imparare a camminare sulle sue gambe».