Obama: gli islamisti contro i valori dell'Onu
Tempo di lettura: < 1 minuteDiscorso all’Assemblea Onu per Barak Obama. Ovviamente la questione principale resta l’atomica iraniana, sulla quale il Presidente Usa subisce le pressioni del governo Netanyahu: una problematica, ha spiegato Obama, che va risolta con la diplomazia: «C’è ancora tempo e modo per farlo», ha detto, anche se, ha aggiunto, «il tempo non è illimitato». Perché «un Iran con armi nucleari sarebbe una sfida impossibile da contenere». In tal modo, Obama ha preso le distanze da alcuni analisti americani che avevano immaginato una stabilizzazione del Medio Oriente grazie all’equilibrio atomico, sul modello Usa-Urss durante la guerra fredda. Nel suo intervento, Obama ha sempre usato l’espressione «nuclear-armed Iran», non «nuclear Iran». Insomma il problema è l’arma atomica, mentre la porta resta aperta per un eventuale uso civile del nucleare da parte di Teheran.
Il fondamentalismo islamico resta una minaccia inaccettabile, ha continuato Obama, ricordando il sacrificio dell’ambasciatore Usa in Libia Chris Stevens, ma ha anche preso le distanze da ogni provocazione anti islamica (come avvenuto con il film “l’innocenza dell’islam”): chi offende l’islam offende gli Stati Uniti d’America, ha detto, che annoverano, tra i propri cittadini, anche i musulmani. Discorso equilibrato, il suo, che ha suscitato vasto consenso.