"Petreaus coinvolto nelle torture in Iraq"
Tempo di lettura: < 1 minuteUn’inchiesta del Guardian, in collaborazione con la Bbc araba, riscrive (in parte) la storia del conflitto iracheno. Il colonnello James Steele, specialista di guerre sporche, spiega come fosse stato richiamato in Iraq per condurre squadre speciali messe in campo per contrastare la guerriglia. Nelle sue parole dettagli di «azioni feroci (…), campi di detenzione segreti e centri di tortura». Al suo fianco, a gestire le milizie Usa, un altro veterano di guerra, il quale sarebbe stato l’uomo di riferimento di David Petreaus in Iraq. Un’altra tegola per il pluridecorato generale Usa, già caduto nel fango a causa di uno scandalo rosa.
Nelle confessioni del colonnello un altro particolare importante, così sintetizzato sulla Stampa: le milizie di Steele avevano il compito di «gestire le rivalità settarie a vantaggio americano». Frase molto rivelatrice: in sostanza si tratta di mettere gli uni contro gli altri a vantaggio di terzi. Molte voci di iracheni si erano levate all’epoca denunciando proprio questa manipolazione e accusando le forze di invasione di alimentare l’odio tra sunniti e sciiti. E proprio l’Iraq è stato il primo focolaio di quella guerra tra sunniti e sciiti (tra l’altro, decine di bombe nelle moschee con migliaia di vittime innocenti), che poi è divampata anche altrove. Vedi, ad esempio, la Siria. Un’intervista che fa riflettere.