Ruby bis, sette anni a Fede e Mora Indagini su Berlusconi e i suoi legali
Tempo di lettura: < 1 minuteLele Mora ed Emilio Fede vengono condannati a sette anni, tanti quanti sono stati comminati a Berlusconi nel processo parallelo per la vicenda delle feste a casa Arcore. E anche in questo processo, c’è la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici. Una vicenda di prostituzione, secondo i giudici, aggravata dal fatto che una delle protagoniste, Ruby, era minorenne (anche se ovviamente non si tratta di pedofilia).
Giudizio severo, troppo, per un reato che in altri casi non viene sanzionato così duramente (né reati più gravi: pedofili hanno subito pene più leggere), e che dà il destro a Berlusconi e ai suoi di parlare di processo politico. Tra l’altro lo stesso Berlusconi e i suoi legali rischiano ulteriormente: i giudici hanno disposto che la procura vagli alcuni episodi accaduti nelle more dell’inchiesta, per verificare se il Cavaliere e i suoi legali abbiano subornato i testimoni.
Ieri era stata una buona giornata per il governo: la mozione di sfiducia contro Alfano per la vicenda Ablyazov, presenatata da Movimento cinque stelle e Sel, era stata respinta, nonostante le remore di parte del Pd (renziani). Nello stesso giorno, la condanna per Mora e Fede. Segno che il governo non può dormire sonni tranquilli nemmeno un giorno. La lotta continua.