Scozia indipendente, sì al referendum
Tempo di lettura: < 1 minuteDopo una lunga trattativa il premier britannico David Cameron ha dovuto concedere il referendum sull’indipendenza della Scozia. Si terrà nel 2014 e potranno votare anche i sedicenni, come richiesto dal primo ministro scozzese Alex Solmond. Quest’ultimo è riuscito ad ottenere una data che permetterà agli indipendentisti tempo sufficiente per preparare la campagna referendaria (mentre Cameron avrebbe voluto un voto anticipato) e un’età elettorale più bassa, permettendo il voto a una fascia giovanile più favorevole all’indipendenza. Non riesce invece a ottenere l’obiettivo più importante, quello di dare ai votanti la possibilità di scegliere tra due quesiti: l’indipendenza o una maggiore autonomia. Quest’ultima opzione avrebbe ottenuto di certo l’avallo popolare, mentre l’indipendenza tout court resta meta impervia.
Ma Solmond è vecchia volpe: nelle ultime elezioni il suo partito, lo Scottish National Party, ha sbaragliato conservatori e laburisti. E ora spera nell’onda lunga. D’altronde già il fatto di aver costretto il premier britannico a concedere il referendum è una vittoria di non poco conto per il suo partito.