Sexgate, Obama cauto su Petraeus: "Niente prove di rischi per la sicurezza"
Tempo di lettura: < 1 minutePrima conferenza stampa per Barak Obama dopo la rielezione. Un atto dovuto, nel caos che ha terremotato i vertici delle forze armate Usa. Con i due generali più importanti dell’esercito caduti nella polvere, era importante non dare la sensazione di un’assenza di leaedrship da parte del presidente.
In realtà Obama ha parlato di altro, in particolare della necessità di una maggiore equità fiscale che porti i ricchi a pagare più tasse. Ma le domande sugli scandali delle relazioni pericolose dei generali David Petreaus e John Allen hanno tenuto banco, in particolare sul primo, la cui posizione è ormai compromessa. Obama ha dichiarato che, stando alle indagini, al momento non c’è alcuna prova che la relazione extraconiugale di Petraeus abbia portato l’amante del generale a conoscenza di segreti tali da compromettere la sicurezza nazionale. Già, perché il nodo della questione è questo, non tanto le avventure extraconiugali dei due, quanto la loro eventuale leggerezza.
L’inchiesta continua e, secondo un’indiscrezione raccolta dal Washington Post, in casa di Paula Broadwell sarebbero state trovate carte coperte da segreto. Se vero, la situazione precipiterebbe.
Altra insidia da cui Obama si deve parare è l’accusa di aver saputo da tempo della vicenda e taciuto per non compromettere la campagna elettorale. Fosse vero, l’avventura di Obama finirebbe in anticipo: i repubblicani sono pronti a chiedere l’impeachment.