Siria, Obama bloccò i piani della Cia per armare i ribelli
Tempo di lettura: < 1 minuteDurante un’audizione al Senato, l’ex ministro della Difesa degli Stati Uniti, Leon Panetta, ha rivelato un piano per selezionare e addestrare un gruppo di ribelli per accelerare il cambio di regime in Siria. Un piano che avrebbe dovuto essere realizzato nell’estate, portato avanti dallo stesso ministro, dal generale David Petreaus e Hillary Clinton. Avviati i contatti con un ex generale siriano che aveva abbandonato Assad, il piano si è poi bloccato a causa del veto di Barak Obama. Secondo la ricostruzione della Stampa il veto sarebbe stato causato dalla volontà di Obama di evitare che il tema della lotta al terrorismo entrasse nella campagna elettorale, invece incentrata sulla fine di questa guerra. E ricorda un accenno del Presidente in un’intervista a New Republic, nella quale Obama aveva detto: «Perché preoccuparsi della Siria e non del Congo?». In realtà, questo secondo scenario di guerra, così dimenticato dalla stampa internazionale, è il più cruento degli ultimi decenni. Solo negli anni novanta la guerra che vi si è consumata, e che ancora dura anche se in forme diverse, ha causato la morte di 5 milioni e mezzo di persone. Insomma, l’indugiare di Obama non era certo vano. Ovviamente gli Stati Uniti hanno appoggiato in altro modo la ribellione, nondimeno questa rivelazione ha la sua importanza.
Conclude l’articolo della Stampa: «Coloro che volevano armare i ribelli contro Assad sono invece in ben altre situazioni: Petreaus è stato obbligato alle dimissioni a causa di uno scandalo sentimentale, Hillary ha lasciato il Dipartimento di Stato e Panetta è in uscita dal Pentagono».