Tremonti in campo: "La mia lista composta da tantissimi giovani". Parte il tour da Riccione
Tempo di lettura: < 1 minuteSceglie la stampa estera per presentare il suo nuovo soggetto politico. Ancora incerto sul nome e sul simbolo, che oscillano tra reminescenze socialiste e ispirazioni cattoliche, Giulio Tremonti ha sciolto gli ultimi dubbi e ha annunciato la nascita del suo partito. Programma incentrato su una riforma dell’ipertrofia delle banche e nessuna alleanza: correrà da solo. Così, nel suo intervento, non sono mancate frecciate contro il Pdl e Monti, oltre a una certa venatura polemica contro un ceto politico che, a suo dire, ricorre troppo spesso a decreti, svuotando il Parlamento delle sue prerogative: una deriva, a suo dire, insana, che rischia di sfociare in dittatura. Ma nessuna concessione al nuovismo: «La grande differenza è sulle idee, non sulle persone. E non c’entra l’età: prendete Mussolini e Hitler, erano giovanissimi. Roosevelt e Churchill, invece, erano molto anziani». All’ex ministro delle finanze non manca certo l’intelligenza.