Benedetto XVI: la Chiesa una rete che racchiude pesci buoni e cattivi
Tempo di lettura: < 1 minuteAll’angelus del 10 febbraio, il Papa ha commentato la pesca miracolosa con questo brano di sant’Agostino: «Due volte i discepoli si misero a pescare dietro comando del Signore: una volta prima della passione e un’altra dopo la risurrezione. Nelle due pesche è raffigurata l’intera Chiesa: la Chiesa come è adesso e come sarà dopo la risurrezione dei morti. Adesso accoglie una moltitudine impossibile a enumerarsi, comprendente i buoni e i cattivi; dopo la risurrezione comprenderà solo i buoni» (Discorso 248,1).
Il testo ha inoltre portato il Papa a un ulteriore riflessione: «L’uomo non è autore della propria vocazione, ma dà risposta alla proposta divina; e la debolezza umana non deve far paura se Dio chiama. Bisogna avere fiducia nella sua forza che agisce proprio nella nostra povertà; bisogna confidare sempre più nella potenza della sua misericordia, che trasforma e rinnova».
Nota a margine. Fanno riflettere queste parole del Papa pronunciate alla vigilia delle sue dimissioni. In particolare quella frase di sant’Agostino in cui si accenna ai pesci buoni e cattivi…