Anche san Giuseppe nelle preghiere eucaristiche
Tempo di lettura: 2 minutiSan Giuseppe, «che si è preso amorevole cura della Madre di Dio e si è dedicato con gioioso impegno nell’educazione di Gesù Cristo, è divenuto il custode dei più preziosi tesori di Dio Padre ed è stato incessantemente venerato nei secoli dal popolo di Dio quale sostegno di quel corpo mistico che è la Chiesa». Così un passaggio del decreto con cui la Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti ha inserito il nome di san Giuseppe nelle preghiere eucaristiche II, III e IV del Messale romano. Tale decreto, datato 1 maggio 2013 e reso pubblico il 19 giugno, era stato voluto da Papa Benedetto (il quale, si legge nel documento, «ha voluto accogliere e benevolmente approvare i devotissimi auspici giunti da molteplici luoghi») e confermato da Papa Francesco. Sull’Osservatore romano del 20 giugno il cardinal Antonio Cañizares Llovera, prefetto della Congregazione per il culto divino, scrive in merito: «A Giuseppe il Padre celeste affidò la cura quotidiana di suo figlio, sulla terra, una cura realizzata nell’obbedienza, nell’umiltà e nel silenzio. A lui spettarono l’onore e la gloria di allevare Gesù, ossia di nutrirlo e di istruirlo, di guidarlo lungo i cammini della vita perché imparasse a essere uomo, perché imparasse a lavorare come uomo, ad amare come uomo, con cuore di uomo, perché s’inserisse in una storia e in una tradizione concreta, quella del popolo di Dio eletto e amato, per educarlo come uomo e per educarlo anche nella preghiera di quel popolo a pregare come uomo. Quanto è meraviglioso il fatto che il Figlio di Dio si sia sottomesso così a Giuseppe e abbia imparato a obbedire e a camminare nella vita dell’uomo accanto a Giuseppe! […].
Come non rendere grazie a Dio per questa meraviglia che Egli ha compiuto tra gli uomini: Giuseppe, il giusto […] Come non fare menzione del suo nome, accanto a quello della sua sposa, la Vergine Maria, nelle preghiere eucaristiche, se occupa un posto così importante nella storia della salvezza, nella pienezza di questa storia, nell’opera redentrice di Gesù, il Salvatore, nato da Maria Vergine per opera dello Spirito Santo? Come non tenerlo presente ogni volta […] nell’Eucarestia, che fa la Chiesa, essendo così legato a ciò che è la Chiesa, e la custodisce, come suo protettore universale?».