Vallini: la preghiera dei sacerdoti, la scristianizzazione e il ritorno al Catechismo
Tempo di lettura: < 1 minute«Se ogni giorno la preghiera ha la priorità, la fede non si inaridisce e la nostra presenza tra la gente sarà segno e voce della presenza di Cristo». Così il cardinale Agostino Vallini ai sacerdoti di Roma in occasione dell’inizio dell’anno pastorale, in un intervento ripreso in un articolo dell’Avvenire del 25 settembre a firma Gianni Cardinale. Parlando dei laici, poi, il Vicario del Papa per la diocesi di Roma ha aggiunto: «Nel dilagante “analfabetismo religioso” – per usare un eufemismo – anche tanti battezzati hanno bisogno di scoprire la fede come compagnia di Cristo e di conoscerlo non in modo vago e incerto». Infine, dopo aver incoraggiato i sacerdoti ad aiutare i fedeli usufruendo del Catechismo della Chiesa «e soprattutto del Compendio dello stesso Catechismo», si è domandato «se non si dovrà ritornare a trasmettere con formule sintetiche, da far imparare a memoria, i contenuti essenziali della fede, dopo che sono stati ben spiegati e capiti, visto che l’esperienza ci dice che conclusi i percorsi di catechesi tutto svanisce».