23 Gennaio 2015

Il Papa: Dio ci perdona sempre con gioia e dimentica i nostri peccati

Il Papa: Dio ci perdona sempre con gioia e dimentica i nostri peccati
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Meditazione sulla confessione quella svolta il 23 gennaio dal Papa durante l’omelia della messa celebrata presso la Casa Santa Marta. «Dio perdona sempre! Non si stanca di perdonare.

Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono. Ma lui non si stanca di perdonare», ha detto Francesco.

E «se tu hai vissuto una vita con tanti peccati – ha aggiunto -, tante cose brutte, ma alla fine, pentito, chiedi perdono, ti perdona subito. Lui perdona sempre».

 

Noi invece «dubitiamo» dell’infinita misericordia di Dio, a volte siamo scettici sul fatto se perdonerà o meno i nostri peccati; e invece «bisogna soltanto pentirsi e chiedere perdono: niente di più! Non si deve pagare niente! Cristo ha pagato per noi e lui perdona sempre». E perdona tutto, «non c’è peccato che lui non perdoni».

 

Bello anche l’accenno alla prevenienza del Signore, quando ha spiegato: «Tante volte non ti lascia parlare: tu incominci a chiedere perdono e lui ti fa sentire quella gioia del perdono prima che tu abbia finito di dire tutto […] come è successo con quel figlio che, dopo aver sprecato tutti i soldi dell’eredità, con una vita immorale […] si è pentito» e ha deciso di tornare, e nel tornare pensa angosciato al discorso da fare al padre. E però «quando è arrivato, il padre non lo ha lasciato parlare, lo ha abbracciato. Perché lui perdona tutto… Lo ha abbracciato».

 

Ma non solo perdona, fa «festa», come recita il Vangelo: «C’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte». Così «quando noi sentiamo il nostro cuore appesantito dai peccati, possiamo dire: andiamo dal Signore a dargli gioia perché mi perdoni e faccia festa». Il Signore fa così, «fa festa sempre» quando può riconciliarsi con noi.

 

Quindi ha accennato un’altra «cosa bella sul modo di perdonare di Dio: Dio dimentica». Così se uno andasse dal Padre e chiedesse: «Ti ricordi, io in quell’anno ho fatto quella brutta cosa?». Si sentirebbe rispondere: «No, no, no. Non ricordo». Perché «una volta che lui perdona non ricorda, dimentica». Non come noi che tendiamo a ricordare e a elencare le mancanze degli altri, Lui «dimentica».

 

Così che nella confessione c’è un giudizio, ma «è più che un giudizio: è un incontro, un incontro con il Dio buono che sempre perdona, che tutto perdona, che sa fare festa quando perdona e che dimentica i tuoi peccati quando ti perdona».

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