Il Papa: il realismo e la fecondità di chi si lascia guidare dallo Spirito Santo
Tempo di lettura: 2 minuti«Il cristiano è un uomo spirituale, e questo non significa che sia una persona che vive “nelle nuvole”, fuori della realtà, come se fosse un fantasma. No! Il cristiano è una persona che pensa e agisce nella vita quotidiana secondo Dio, una persona che lascia che la sua vita sia animata, nutrita dallo Spirito Santo perché sia piena, da veri figli. E questo significa realismo e fecondità. Chi si lascia condurre dallo Spirito Santo è realista, sa misurare e valutare la realtà, ed è anche fecondo: la sua vita genera vita attorno a sé». Così Papa Francesco nella Messa del 16 giugno in Piazza San Pietro. «Gesù – ha affermato il Pontefice – è l’incarnazione del Dio Vivente, Colui che porta la vita, di fronte a tante opere di morte, di fronte al peccato […]. Gesù accoglie, ama, solleva, incoraggia, perdona e dona nuovamente la forza di camminare, ridona vita». Ma spesso, ha spiegato, «l’uomo non sceglie la vita, non accoglie il “Vangelo della vita”, ma si lascia guidare da ideologie e logiche che mettono ostacoli alla vita, […] perché sono dettate dall’egoismo, dall’interesse, dal profitto, dal potere, dal piacere e non […] dall’amore, dalla ricerca del bene dell’altro. È la costante illusione di voler costruire la città dell’uomo senza Dio, senza la vita e l’amore di Dio – una nuova Torre di Babele; è il pensare che il rifiuto di Dio, del Messaggio di Cristo, del Vangelo della Vita, porti alla libertà, alla piena realizzazione dell’uomo. Il risultato è che al Dio Vivente vengono sostituiti idoli umani e passeggeri, che offrono l’ebbrezza di un momento di libertà, ma che alla fine sono portatori di nuove schiavitù e di morte. La saggezza del Salmista dice: “I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi”. Ricordiamolo sempre: il Signore è il Vivente, è misericordioso».