Il Papa, il sacerdozio e le prediche noiose
Tempo di lettura: 2 minutiIl 16 aprile il Santo Padre ha ordinato alcuni nuovi sacerdoti a San Pietro. A questi ha raccomandato: «Esercitate in letizia e carità sincera l’opera sacerdotale di Cristo, unicamente intenti a piacere a Dio e non a voi stessi. È brutto un sacerdote che vive per piacere a sé stesso, che “fa il pavone”!».
E di seguito: «Che le vostre omelie non siano noiose; che le vostre omelie arrivino proprio al cuore della gente perché escono dal vostro cuore, perché quello che voi dite a loro è quello che voi avete nel cuore. Così si dà la Parola di Dio e così la vostra dottrina sarà gioia e sostegno ai fedeli di Cristo; il profumo della vostra vita sarà la testimonianza, perché l’esempio edifica, ma le parole senza esempio sono parole vuote, sono idee e non arrivano mai al cuore e addirittura fanno male».
E ancora: «Quando voi celebrate la Messa, riconoscete dunque ciò che fate. Non farlo di fretta! Imitate ciò che celebrate – non è un rito artificiale, un rituale artificiale – perché così, partecipando al mistero della morte e risurrezione del Signore, portiate la morte di Cristo nelle vostre membra e camminiate con Lui in novità di vita […] vi chiedo di non stancarvi di essere misericordiosi. Nel confessionale voi starete per perdonare, non per condannare! Imitate il Padre che mai si stanca di perdonare».
Infine ha chiesto di non negare mai il battesimo a nessuno.