Il Papa, il sacramento dell'Ordine e la libera scelta di Dio
Tempo di lettura: 2 minutiL’Udienza generale che Papa Francesco ha tenuto mercoledì 26 marzo è stata dedicata al sacramento del sacerdozio. I sacerdoti, i vescovi sono messi a capo della comunità, ma per servire Cristo e i fratelli, ha ricordato il Papa. E ha aggiunto: «Quando non si alimenta il ministero, il ministero del vescovo, il ministero del sacerdote con la preghiera, con l’ascolto della Parola di Dio, e con la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia e anche con una frequentazione del Sacramento della Penitenza, si finisce inevitabilmente per perdere di vista il senso autentico del proprio servizio e la gioia che deriva da una profonda comunione con Gesù. Il vescovo che non prega, il vescovo che non ascolta la Parola di Dio, che non celebra tutti i giorni, che non va a confessarsi regolarmente, e lo stesso il sacerdote che non fa queste cose, alla lunga perdono l’unione con Gesù e diventano di una mediocrità che non fa bene alla Chiesa. Per questo dobbiamo aiutare i vescovi e i sacerdoti a pregare, ad ascoltare la Parola di Dio che è il pasto quotidiano, a celebrare ogni giorno l’Eucaristia e andare a confessarsi abitualmente».
Infine ha ricordato che l’acceso al sacerdozio non si vende. «Questa è un’iniziativa che prende il Signore. Il Signore chiama», ha ricordato il Papa, «chiama ognuno di quelli che Egli vuole diventino sacerdoti. Forse ci sono qui alcuni giovani che hanno sentito nel loro cuore questa chiamata, la voglia di diventare sacerdoti […]. Se alcuno di voi ha sentito questa cosa nel cuore è Gesù che l’ha messa lì. Curate questo invito e pregate perché cresca e dia frutto in tutta la Chiesa».