Il Papa: "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi", ecco tutto il cristianesimo
Tempo di lettura: 2 minuti«Scrive l’Evangelista: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). In queste parole, che non finiscono mai di meravigliarci, c’è tutto il cristianesimo! Dio si è fatto mortale, fragile come noi, ha condiviso la nostra condizione umana, eccetto il peccato, ma ha preso su di sé i nostri, come se fossero propri. E’ entrato nella nostra storia, è diventato pienamente Dio-con-noi!». Così il Papa all’Angelus del 5 gennaio. E ha continuato: «Il Verbo si è fatto carne. Così il Natale ci rivela l’amore immenso di Dio per l’umanità. Da qui deriva anche l’entusiasmo, la speranza di noi cristiani, che nella nostra povertà sappiamo di essere amati, di essere visitati, di essere accompagnati da Dio […] Dio è sempre presente a suscitare uomini nuovi, a purificare il mondo dal peccato che lo invecchia, dal peccato che lo corrompe. Per quanto la storia umana e quella personale di ciascuno di noi possa essere segnata dalle difficoltà e dalle debolezze, la fede nell’incarnazione ci dice che Dio è solidale con l’uomo e con la sua storia. Questa prossimità di Dio all’uomo, ad ogni uomo, ad ognuno di noi, è un dono che non tramonta mai!».
Ma il Papa si è soffermato anche sulla libertà umana che può anche rifiutare, con il peccato, questo immenso dono; e ha spiegato: «Ma Gesù non desiste e non smette di offrire se stesso e la sua grazia che ci salva! Gesù è paziente, Gesù sa aspettare, ci aspetta sempre. Questo è un messaggio di speranza, un messaggio di salvezza, antico e sempre nuovo».