Il Papa: la riconciliazione, quando Gesù è contento di farsi carico dei nostri peccati
Tempo di lettura: 2 minuti«Cristo si è fatto peccato per me! E i miei peccati sono là, nel suo Corpo, nella sua Anima! Questo è da pazzi, ma è bello, è la verità! Questo è lo scandalo della Croce!». Così Papa Francesco nella Messa del 15 giugno in Casa Santa Marta.
La riconciliazione, ha proseguito il Pontefice, non è «prendere uno da questa parte, prenderne un altro e farli uniti: no, questa è parte ma non è… La vera riconciliazione è che Dio, in Cristo, ha preso i nostri peccati e Lui si è fatto peccato per noi». La confessione, spiega il Papa, non è soltanto confessare i nostri peccati e ricevere il perdono del Signore, ma offrire il nostro peccato al Signore che se ne fa carico ogni volta: «e a Lui piace quello, perché è stata la sua missione: farsi peccato per noi, per liberare a noi». Così come, ha aggiunto, la pace cristiana «non è una pace tranquilla», ma «una pace inquieta, che va avanti per portare avanti questo messaggio di riconciliazione. La pace cristiana ci spinge ad andare avanti. Questo è l’inizio, la radice dello zelo apostolico. Lo zelo apostolico non è andare avanti per fare proseliti e fare statistiche […] Quello che il Signore vuole da noi è proprio l’annunzio di questa riconciliazione, che è il nucleo proprio del suo messaggio». «Chiediamo al Signore – ha concluso – che ci dia questa premura per annunziare Gesù, ci dia un po’ quella saggezza cristiana che nacque proprio dal Suo fianco trafitto per amore […] L’amore di Cristo ci possiede, ma ci spinge, ci preme, con questa emozione che si sente quando uno vede che Dio ci ama. Chiediamo questa grazia».