Il Papa: lo Spirito Santo, un amico che ci indica dov'è Gesù
Tempo di lettura: 2 minuti«La vita cristiana non si può capire senza la presenza dello Spirito Santo: non sarebbe cristiana. Sarebbe una vita religiosa, pagana, pietosa, che crede in Dio, ma senza la vitalità che Gesù vuole per i suoi discepoli. E quello che dà la vitalità è lo Spirito Santo, presente». Così Papa Francesco nella Messa del 6 maggio in Casa Santa Marta. Lo Spirito Santo, ha proseguito il pontefice, «ci apre il cuore per conoscere Gesù», «agisce in noi durante tutta la giornata, durante tutta la nostra vita, come testimone che ci dice dove è Gesù». Quindi ha esortato alla preghiera, quale via per avere in «ogni momento» la grazia della «fecondità della Pasqua», e «all’esame di coscienza», «che i cristiani fanno sulla giornata che hanno vissuto», un «esercizio» che «ci fa bene perché è prendere proprio coscienza di quello che nel nostro cuore ha fatto il Signore». «Chiediamo la grazia di abituarci alla presenza di questo compagno di strada, lo Spirito Santo», ha concluso, di avere con Lui «una certa familiarità: è un amico. Gesù l’ha detto: “No, non ti lascio solo, ti lascio Questo”. Gesù ce lo lascia come amico. Abbiamo l’abitudine di domandarci, prima che finisca la giornata: “Cosa ha fatto oggi lo Spirito Santo in me? Quale testimonianza mi ha dato? Come mi ha parlato? Cosa mi ha suggerito?”. Perché è una presenza divina che ci aiuta ad andare avanti nella nostra vita di cristiani. Chiediamo questa grazia, oggi. E questo farà che, come lo abbiamo chiesto nella preghiera, che in ogni momento abbiamo presente la fecondità della Pasqua».