Il Papa: prima di chiedere, Dio promette
Tempo di lettura: 2 minutiDio «prima di chiedere qualcosa, promette». E la sua promessa è per una vita di «gioia». Questo è il «fondamento principale della virtù della speranza: fidarsi delle promesse di Dio»; e, insieme, l’essenza della vita cristiana, che è un «camminare verso le promesse». Così il Papa nell’omelia della messa celebrata presso la Casa Santa Marta il 31 marzo.
Ma ci sono «tanti cristiani fermi! Ne abbiamo tanti dietro che hanno una debole speranza. Sì, credono che ci sarà il Cielo e tutto andrà bene. Sta bene che lo credano, ma non lo cercano! Compiono i comandamenti, i precetti: tutto, tutto… Ma sono fermi. Il Signore non può fare di loro lievito nel suo popolo, perché non camminano. E questo è un problema: i fermi. Poi, ci sono altri fra loro e noi, che sbagliano la strada: tutti noi alcune volte abbiamo sbagliato la strada, quello lo sappiamo. Il problema non è sbagliare di strada; il problema è non tornare quando uno si accorge che ha sbagliato». Un ritorno che è un dono del Signore, che «ci dà sempre la grazia di tornare».
Quanto ai cristiani fermi, bloccati, ha spiegato: «Sono i cristiani erranti: girano, girano come se la vita fosse un turismo esistenziale, senza meta, senza prendere le promesse sul serio. Quelli che girano e si ingannano, perché dicono: “Io cammino!”. No, tu non cammini: tu giri. Gli erranti… Invece, il Signore ci chiede di non fermarci, di non sbagliare strada e di non girare per la vita».