Il Patriarca di Babilonia dei Caldei e i progetti dell'Occidente per il Medio Oriente
Tempo di lettura: < 1 minute«L’Occidente ci ha dimenticati. In tutto il Medio Oriente il progetto delle potenze occidentali sembra uno: costringere i cristiani alla diaspora alimentando lo scontro tra sunniti e sciiti. Vendere alle diverse fazioni armi, costringerle all’autodistruzione e accaparrarsi il petrolio. Altrimenti non mi spiego perché cadono i regimi senza che nessuno aiuti la formazione di democrazie. Durante il 2013 settario tra sciiti e sunniti iracheni è aumentato drammaticamente. Ci sono due assi di sostegno a questo conflitto: Iran, Iraq, Libano e Siria sostengono gli sciiti, Arabia Saudita, Qatar e Turchia i sunniti. Migliaia di persone sono state uccise e l’unità del Paese è minacciata. La gente muore e le infrastrutture sono distrutte». Così il Patriarca di Babilonia dei caldei, Louis Raphael I Sako, in un’intervista rilasciata a Paolo Rodari per la Repubblica del 23 dicembre.
Nell’intervista, il Patriarca ha speso parole per ricordare anche i religiosi ancora nelle mani delle fazioni estremiste, il vescovo siro-ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, vescovo greco-ortodosso Boulos al-Yazigi; e, insieme a loro, le suore di Maaloula, ancora nelle mani dei miliziani di al Qaeda, nonostante che in un video molto rassicurante uscito subito dopo l’attacco era stato promesso che sarebbero state rilasciate due giorni dopo.