Il Patriarca Sako: c'è un progetto per dividere il Medio Oriente in Stati "confessionali"
Tempo di lettura: < 1 minuteUno stillicidio di attentati quotidiani a suon di autobombe, quattromila morti solo dal mese di aprile ad oggi: in Iraq il conflitto non cessa di mietere vittime. Una guerra confessionale tra sciiti e sunniti, spiegano i vari osservatori internazionali, ma per monsignor Loius Raphaël I Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, è molto di più. E sull’Osservatore romano del 18 settembre spiega che «ci sono molti interessi nel mantenere una situazione di conflitto. Temo ci sia una strategia per dividere il Medio oriente in Paesi “confessionali”». Le parole di sua Beatitudine monsignor Sako riguardano anche il vicino conflitto siriano, nel quale molti analisti ravvedono tale disegno, ovvero un progetto di divisione in zone a maggioranza cristiana, sunnita, curda e alawita.
A ricordare al mondo il dramma iracheno, parallelo e legato a doppio filo a quello siriano, è stata Pax Christi, che ha raccolto l’invito del patriarca a «non tacere» su quanto si va consumando nel suo Paese. E, riferendosi al possibile intervento occidentale in Siria, il presidente di Pax Christi Giovanni Giudici chiosa: «L’Iraq, nella sua instabilità senza fine è la conferma di come la guerra sia davvero “avventura senza ritorno” e di come non ci sia alternativa alla strada del dialogo e della nonviolenza nell’impegnativo cammino della pace».