Chiesa
15 Dicembre 2012
La bellezza della vocazione cristiana e la confutazione dell'errore altrui
Tempo di lettura: < 1 minute«Un errore da evitare, tra i molti possibili, è quello di passare più tempo a confutare l’errore contrario che a far risplendere la verità della fede. Lo diceva già lo Pseudo Dionigi: si guadagna di più nell’esporre la propria verità irenicamente “con dolcezza e rispetto”, dice la prima lettera di Pietro, che nell’attaccare l’errore altrui. In questo anno della fede dovremmo riuscire a far brillare davanti agli uomini disincantati del nostro tempo lo splendore della verità e la bellezza della vocazione cristiana. È l’intenzione e la speranza con cui Benedetto XVI ha indetto l’anno della fede». Così Padre Raniero Cantalamessa in un’intervista pubblicata sull’Osservatore romano del 7 dicembre.