La Chiesa non può brillare di luce propria
Tempo di lettura: < 1 minuteLa rivista dell’arcidiocesi dell’Avana, Palabra Nueva, ha pubblicato un manoscritto sul quale il cardinale Jorge Mario Bergoglio aveva appuntato il suo intervento alle Congregazioni generali. Pubblichiamo alcuni stralci del testo, tradotto e riproposto sul sito Terre d’America: «1) La chiesa è chiamata ad uscire da se stessa ed andare verso le periferie, non solo geografiche, ma anche esistenziali: quelle del mistero del peccato, del dolore, dell’ingiustizia, dell’ignoranza e dell’indifferenza religiosa, quelle del pensiero e di ogni miseria; 2) Quando la Chiesa non esce da se stessa per evangelizzare diventa autoreferenziale e s’ammala (cfr.: la donna piegata su se stessa del Vangelo). I mali che nel tempo infettano le istituzioni ecclesiali hanno radice nell’autoreferenzialità, una sorta di narcisismo teologico; 3) Quando la Chiesa è autoreferenziale, crede, senza accorgersene, di avere luce propria; cessa di essere minsterium lunae e dà luogo a questo male tanto grave che è la mondanità spirituale (secondo De Lubac è il male peggiore in cui la Chiesa può incorrere”».