La gioia di Aleppo liberata
Tempo di lettura: < 1 minutePubblichiamo un messaggio che ci è stato girato, che riprende un comunicato di fratel Ibrahim, francescano che come tanti religiosi/e e sacerdoti hanno condiviso in questi lunghi e tormentati anni le sofferenze della popolazione di Aleppo.
Un messaggio breve, che spiega più di tanti articoli quel che è successo nella città siriana in questi giorni.
E laddove le cronache dei media occidentali hanno riportato (con ossessione degna di miglior causa) di una guerra di conquista, invece per quel popolo si è trattato di una guerra di liberazione.
E laddove hanno parlato solo di massacri e sofferenze (sofferenze che pure non possono mancare in un conflitto), ci giungono invece immagini di gioia e consolazione…
“Dopo lunghe trattative fra Esercito e milizie armate, i gruppi militari hanno consegnato le armi e sono usciti dalla parte est della città. Allora, l’esercito ha annunciato la notizia di considerare Aleppo, città sicura. Appena è arrivata la notizia, tutte le moschee hanno alzato la voce e tutte le chiese di Aleppo, le campane hanno suonato a lungo. Un sogno è stato realizzato…”
“Due giorni prima della nascita del Re di pace
.
Tutta la gente è in festa..
È il regalo più bello che abbiamo mai immaginato. Solo Dio poteva realizzarlo… abbiamo chiesto a Lui questo dono ed Egli ci ha esaudito…
“Magnificat anima mea…”
È frutto della preghiera dei bambini per la pace…””