La grazia dello stupore: così si incontra Gesù
Tempo di lettura: < 1 minute«Lo stupore è una grazia grande, è la grazia che Dio ci dà nell’incontro con Gesù Cristo. E’ qualcosa che fa sì che noi siamo un po’ fuori di noi per la gioia». Una gioia più profonda di un mero entusiasmo. Tanto che non sembra vero. «Ma il Signore ci fa capire che è la realtà. E’ bellissimo! Forse è più comune l’esperienza contraria, quella che la debolezza umana. Anche le malattie mentali, o il diavolo, fanno credere che i fantasmi, le fantasie, siano la realtà: quello non è di Dio. Di Dio è questa gioia tanto grande che non la si può credere. E noi pensiamo: “No, questo non è reale!”. Questo è del Signore. Questo stupore è l’inizio dello stato abituale del cristiano». Così papa Francesco nell’omelia tenuta giovedì 4 aprile nella cappella della Casa Santa Marta. «Certo, non possiamo vivere sempre nello stupore. No, davvero, non si può. Ma è l’inizio. Poi, questo stupore lascia l’impronta nell’anima e la consolazione spirituale». Da questa consolazione, ha concluso il Papa, la pace, una pace che «non è nostra», «non si vende né si compra. E’ un dono di Dio». Allora, ha concluso il Papa «chiediamo la grazia della consolazione spirituale e della pace spirituale, che incomincia con questo stupore di gioia nell’incontro con Gesù Cristo».
La sintesi dell’omelia è stata pubblicata sul sito della Radio Vaticana.