La persona divina di Gesù Cristo ricapitola la verità manifestata a quanti sono in Lui nello Spirito
Tempo di lettura: < 1 minute«Santità, la nostra fede non è una compilazione di opinioni diverse, diffuse per integrare il dibattito in modo armonioso; è la rivelazione della singola verità espressa attraverso la persona divina di Gesù Cristo, e per mezzo di essa, affinchè l’obiettivo finale di tutti coloro che partecipano al dialogo sia quello di avvicinare, toccare, comprendere e sperimentare la Sua persona divina, che ricapitola la verità manifestata a quanti sono in Lui nello Spirito». È un passaggio della missiva che il Patriarca di Costantinopoli, sua Beatitudine Bartolomeo I, ha inviato a papa Francesco in occasione della festività dei santi Pietro e Paolo, pubblicata sull’Osservatore romano del 29 giugno.
Secondo Gregorio il teologo, continua il Patriarca ecumenico, lo Spirito «“è molto prudente ed estremamente amorevole; se scopre pescatori, può attrarre il mondo intero a Cristo, catturandoli con la rete della parola”, proprio come ha fatto Pietro. Di fatto, “può trasformare la passione dei persecutori fanatici e creare un Paolo al posto di Saulo, catturandoli con la stessa intensità di pietà, con la quale erano stati catturati dal male. È questo lo Spirito di mansuetudine”» il quale «ispirerà sempre in noi il desiderio di unità nella semplicità e di salvezza per tutti».