Montini: Pietro, ovvero sia l'umiltà
Tempo di lettura: < 1 minuteL’Osservatore romano del 22 novembre pubblica un inedito di Paolo VI sull’apostolo Pietro. Ne riportiamo uno stralcio: «Quanto Cristo lo amò. Cristo amò Giovanni, “il discepolo che Gesù amava”, con una predilezione di amicizia interiore. Amò Pietro, nelle debolezze stesse di lui, con una predilezione in ordine alla Chiesa per il compimento di una missione; lo amò e lo chiamò, lo investì di una missione, lo amò e lo rimproverò (Mt. 16, 23), lo corresse e lo premunì (Mt. 26, 4), lo sopportò (Mt. 26, 40), lo perdonò (Lc. 22, 61), volle da lui, come da nessun altro, essere amato (Jo. 21, 25 ss.), e a lui confermò il supremo mandato pastorale in ordine al suo gregge, la Chiesa, e volle da lui la testimonianza totale del martirio, sempre con l’invito, col comando, con la grazia; “Sequere me” (Jo. 21, 19-22). Pietro, ovvero sia l’umiltà (cfr. S.Th. II-II-33, 4, ad 2)».