Papa Francesco ai vescovi: non cercate cambi di sede o promozioni
Tempo di lettura: 2 minuti«Siamo chiamati e costituiti Pastori non da noi stessi, ma dal Signore e non per servire noi stessi, ma il gregge che ci è stato affidato». Così Papa Francesco rivolgendosi ai presuli presenti al Convegno per i nuovi vescovi, promosso a Roma dalla Congregazione per i vescovi e da quella per le Chiese Orientali. A questi ha ribadito che il pastore deve avere «l’odore del gregge», spiegando che il verbo «pascere» significa «accogliere con magnanimità, camminare con il gregge, rimanere con il gregge».
Quindi, invitando i pastori a camminare con il proprio popolo, ha esortato: «Ne ha bisogno per vivere e per respirare! Non chiudetevi! Scendete in mezzo ai vostri fedeli, anche nelle periferie delle vostre diocesi e in tutte quelle “periferie esistenziali” dove c’è sofferenza, solitudine, degrado umano. Presenza pastorale significa camminare con il Popolo di Dio: camminare davanti, indicando il cammino; indicando la via; camminare in mezzo, per rafforzarlo nell’unità; camminare dietro, sia perché nessuno rimanga indietro, ma, soprattutto, per seguire il fiuto che ha il Popolo di Dio per trovare nuove strade».
Inoltre ha messo in guardia dal carrierismo, spiegando: «Noi Pastori non siamo uomini con la “psicologia da principi”, uomini ambiziosi, che sono sposi di una Chiesa, nell’attesa di un’altra più bella, più importante o più ricca. Ma questo è uno scandalo (…). State bene attenti di non cadere nello spirito del carrierismo! E’ un cancro quello eh! Non è solo con la parola, ma anche e soprattutto con la testimonianza concreta di vita che siamo maestri ed educatori del nostro popolo. L’annuncio della fede chiede di conformare la vita a ciò che si insegna. Missione e vita sono inseparabili».
Dirompente l’esortazione a restare nelle sede assegnata, quando ha invitato a rimanere con il proprio gregge «senza cercare cambi o promozioni».
Infine ha concluso: «La presenza di due vescovi siriani – ha concluso il Papa – ci spinge ancora una volta a chiedere insieme a Dio il dono della pace. Pace per la Siria, pace per il Medio Oriente, pace per il mondo».
Nota bene. L’accenno di Francesco a non ricercare «cambi di sede», se diventasse norma, cambierebbe il volto della Chiesa. Di fatto, il carrierismo ecclesiale ha come punto nodale proprio l’ascesa a sedi più prestigiose, quelle magari tradizionalmente legate al cardinalato. Un tempo la stanzialità dei vescovi era norma. Questo non impediva che un vescovo insigne, nel caso, potesse far sentire la propria influenza in tutta la Chiesa. In fondo Agostino è stato vescovo di Ippona.