Papa Francesco: il demonio non è una favola ma una minaccia reale
Tempo di lettura: 2 minuti«Gesù lotta contro il diavolo: primo criterio. Secondo criterio: chi non è con Gesù, è contro Gesù. Non ci sono atteggiamenti a metà. Terzo criterio: la vigilanza sul nostro cuore, perché il demonio è astuto. Mai è scacciato via per sempre! Soltanto l’ultimo giorno lo sarà». Così papa Francesco nell’omelia dell’11 ottobre durante la messa in Casa Santa Marta. Partendo dal Vangelo del giorno, quello in cui Gesù scaccia i demoni, il papa ha osservato che «Ci sono alcuni preti che quando leggono questo brano del Vangelo […] dicono: “Ma, Gesù ha guarito una persona da una malattia psichica”». Non è così ha ammonito: «Noi non abbiamo diritto di fare tanto semplice la cosa, come per dire: “Tutti questi non erano indemoniati; erano malati psichici”. No! . La presenza del demonio è nella prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del demonio, con la vittoria di Dio sul demonio».
Quindi ha ripreso il Vangelo, mettendo in guardia riguardo la lotta alla quale è chiamato ogni uomo, una lotta per «la salvezza eterna» che chiama alla vigilanza continua «contro la seduzione del maligno», tenendo presente che, anche se scacciato, il demonio ritorna.
«Il Vangelo di oggi – ha concluso – incomincia con il demonio scacciato e finisce con il demonio che torna! San Pietro lo diceva: “È come un leone feroce, che gira intorno a noi”. È così. “Ma, Padre, lei è un po’ antico! Ci fa spaventare con queste così”. No, io no! È il Vangelo! E queste non sono bugie: è la Parola del Signore! Chiediamo al Signore la grazia di prendere sul serio queste cose. Lui è venuto a lottare per la nostra salvezza. Lui ha vinto il demonio! Per favore, non facciamo affari con il demonio! Lui cerca di tornare a casa, di prendere possesso di noi… Non relativizzare, vigilare! E sempre con Gesù!».