Papa Francesco: la Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione
Tempo di lettura: 2 minutiLa strada del cristiano è quella dell’umiltà e della mitezza. È quanto affermato da papa Francesco nell’omelia del 1 ottobre, festa di santa Teresa di Gesù Bambino, durante la Messa in Casa Santa Marta. «Ci farà bene pensare a questo spirito di umiltà, di tenerezza, di bontà», è stato l’invito del Pontefice. La forza «che ci porta a questo Spirito», ha spiegato, è «nella carità, nella consapevolezza che noi siamo nelle mani del Padre»: «Qualcuno può dire – e ci sono stati alcuni filosofi che pensavano così – che questa sia come un’umiliazione della maestà dell’uomo, della grandezza dell’uomo. Questo è sterile! La Chiesa saggia ha fatto questa santa, umile, piccola, fiduciosa di Dio, mite […] Patrona delle Missioni». Questa è anche la forza del Vangelo, ha proseguito, «perché il Vangelo arriva proprio al punto più alto nell’umiliazione di Gesù: umiltà che diviene umiliazione», «nell’umiltà, l’umiltà del bambino che si lascia guidare dall’amore e la tenerezza del padre». Poi ha ricordato, citando Benedetto XVI, che la Chiesa «non cresce per proselitismo, cresce per attrazione, per testimonianza. E quando la gente, i popoli vedono questa testimonianza di umiltà, di mitezza, di mansuetudine, sentono il bisogno che dice il profeta Zaccaria: “Vogliamo venire con voi!”. La gente sente quel bisogno davanti alla testimonianza della carità, di questa carità umile, senza prepotenza, non sufficiente, umile, che adora e serve». «E questa testimonianza – ha aggiunto – fa crescere la Chiesa». Ecco perché una suora «tanto umile, ma tanto fiduciosa in Dio», come Santa Teresina, «è stata nominata Patrona delle missioni, perché il suo esempio» fa sì «che la gente dica “Vogliamo venire con voi!”».