Papa Francesco mette in guardia dalla "privatizzazione" della Chiesa
Tempo di lettura: 2 minutiLa Chiesa Cattolica sparsa nel mondo «“ha una sola fede, una sola vita sacramentale, un’unica successione apostolica, una comune speranza, la stessa carità”». Così Papa Francesco nell’udienza generale del 25 settembre in piazza San Pietro, citando le parole del Catechismo della Chiesa Cattolica. Partendo da questa «bella definizione, chiara», il Pontefice ha spiegato che fede, speranza, carità, sacramenti e ministero «sono come pilastri che sorreggono e tengono insieme l’unico grande edificio della Chiesa». «Dovunque andiamo – ha spiegato il Pontefice -, anche nella più piccola parrocchia, nell’angolo più sperduto di questa terra, c’è l’unica Chiesa; noi siamo a casa, siamo in famiglia, siamo tra fratelli e sorelle. E questo è un grande dono di Dio! […] È come in una famiglia: si può essere lontani, sparsi per il mondo, ma i legami profondi che uniscono tutti i membri della famiglia rimangono saldi qualunque sia la distanza». «Chiediamoci tutti – ha esortato-: io come cattolico, sento questa unità? […] Oppure […] sono di quelli che “privatizzano” la Chiesa per il proprio gruppo, la propria Nazione, i propri amici? È triste trovare una Chiesa “privatizzata” per questo egoismo e questa mancanza di fede». Quindi, citando san Paolo, ha spiegato che a unire la Chiesa è «un solo corpo, quello di Cristo che riceviamo nell’eucaristia; un solo Spirito, lo Spirito Santo che anima e continuamente ricrea la Chiesa; una sola speranza, la vita eterna; una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio, Padre di tutti. La ricchezza di ciò che ci unisce!». «Motore di questa unità», ha proseguito, è «lo Spirito Santo che tutti noi abbiamo ricevuto nel battesimo e anche nel sacramento della cresima», perché «la nostra unità non è primariamente frutto del nostro consenso, o della democrazia dentro la Chiesa, o del nostro sforzo di andare d’accordo, ma viene da Lui che fa l’unità nella diversità, perché lo Spirito Santo è armonia, sempre fa l’armonia nella Chiesa. È un’unità armonica in tanta diversità di culture, di lingue e di pensiero». «Per questo – ha ricordato – è importante la preghiera […] allo Spirito Santo, perché venga e faccia l’unità nella Chiesa».
Nella mattinata il Vescovo di Roma ha inoltre celebrato, come di consueto, la Messa nella cappella di Santa Marta, invitando tutti i fedeli a pregare incessantemente per la Siria, il Libano e il Medio Oriente. Hanno concelebrato assieme al Santo Padre i cardinali Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, e Béchara Boutros Raï, patriarca di Antiochia dei Maroniti, insieme a un gruppo di vescovi maroniti venuti dal Libano, dalla Siria, dalla Terra Santa e da diversi altri Paesi di ogni continente.